Proverbi molisani

Natura, storia, arte e tradizioni enogastronomiche sono solo alcuni dei tesori custoditi in una terra come il Molise, tra le regioni italiane forse una tra le meno rinomate ma non per questo meno ricche e affascinanti.

Sul suo territorio collinare e montuoso, il Molise rivela paesaggi e scorci davvero magnifici. Quella molisana è una realtà prevalentemente rurale che custodisce però anche gioielli rari come numerosi siti archeologici, abbazie e borghi dal fascino senza tempo.

La cultura molisana è costituita da usi, tradizioni ed attività artigianali che si tramandano da generazioni. Qui di seguito si riportano proverbi e modi di dire molisani per meglio conoscere la cultura e le tradizioni di una delle regioni di Italia ancora tutta da scoprire.

U scarpare va senza scarpe.

(Il calzolaio va senza scarpe)

L’uocchie d’u padrone ‘ngrass ‘u cavalle.

(L’occhio del padrone ingrassa il cavallo)

A casa de suneture non ce vuonne serenate.

(A casa di suonatori non ci vogliono serenate)

Nu bbone marite fa ‘na bbona mojje.

(Un buon marito fa una buona moglie)

Chi magne chemmatte c’a morte

(Chi mangia combatte con la morte)

Chi prime ne’ ppenze, a lluuteme sespire.

(Chi prima non pensa, alla fine sospira)

Chi jè pahure dell’acque, ne jesse ‘nu mare

(Chi ha paura dell’acqua non vada nel mare)

U fesse parle sembe

(Il fesso parla sempre)

Chi ce ‘cconge ce sconge

(Chi si acconcia si sconcia)