Proverbi sui soldi

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In una società prevalentemente dominata dal consumismo e dal materialismo, i soldi sono il motore di ogni cosa. Ma i soldi danno davvero la felicità? Certo i soldi aiutano a vivere la vita con maggior spensieratezza, danno un senso di solidità e sicurezza e permettono di godersi agi e comodità.

Ci sono cose che però hanno un valore inestimabile e non si possono comprare neanche con tutto l’oro del mondo. Il denaro è dunque importante ma in certi casi non è utile a risolvere problemi o a dare la felicità.

Ecco alcuni proverbi sui soldi e il loro significato.

A rubar poco si va in galera a rubar tanto si fa carriera.

Chi ha orecchie intenda, chi ha denaro spenda.

Dio dà il cappone al ricco e al povero l’appetito.

Non è ricco chi il denaro tiene chiuso, ma chi lo spende per farne buon uso.

Quando un affare quasi nulla costa, c’è sempre qualche trappola nascosta.

Tutto è fumo e vento fuorché l’oro e l’argento.

Amor fa molto, il denaro fa tutto.

Il tempo è denaro.

Da lontano un vaso d’argento pare un calice d’oro.

Chi ha denari da recuperare, molte gite ha da fare.

Chi ha denari e prati, non son mai impiccati.

I denari son come le brache degli stufaioli; cuoprono le vergogne.

Chi non ha denaro in borsa, abbia miele in bocca.

Armi e denari vogliono buone mani.

La ricchezza è come il letame: accumulata puzza, sparsa ingrassa.

Denaro risparmiato, due volte guadagnato.

Il denaro è un buon servo e un cattivo padrone.

Guardalo bene, guardalo tutto, l’uomo senza denaro com’è brutto.

La pecunia se la sai usare è ancella, se no è donna.

Lettere in carta, denari in arca.

Chi pochi soldi ti ha rubato ieri, domani ti vuoterà casse e forzieri.

Orecchi da mercante, li stappa oro sonante.

Pazzo è colui che vive povero, per morire ricco.

Denari e santità, metà della metà.

Denaro fatto senza stento se va come il vento.

Gli errori dei medici li ricopre la terra, quelli dei ricchi il denaro.

Il quattrino fa cantare il cieco,

La fortuna, il fatto, e il destino, non vogliono un quattrino.

La massaia che attende a ca’, guadagna cinque soldi, e non lo sa.

Chi l’uomo soccorre in povertà ridotto, presta il denaro a Dio con grosso frutto.