Robert Louis Stevenson: frasi e citazioni famose dello scrittore scozzese

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Robert Louis Stevenson è stato un celebre scrittore scozzese. L’autore, vissuto tra il 1850 e il 1894, abbandonò presto gli studi per dedicarsi completamente alla scrittura. Stevenson viaggiò a lungo per il mondo e proprio le sue peregrinazioni sono state spesso l’ispirazione per i suoi romanzi, perfetti esempi del genere avventuroso.

Tra le sue opere più famose ci sono titoli che sono entrati di diritto nella storia della narrativa mondiale: L’isola del Tesoro, La freccia nera e Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde.

Ecco che si riportano di seguito le frasi più belle tratte dai romanzi e gli scritti di Robert Louis Stevenson.

In fin dei conti i luoghi comuni sono le grandi verità poetiche.

Il primo dovere di un uomo è parlare; è questa la sua principale ragione di vita.

Il tempo in genere è bello, quando la gente si corteggia.

La politica è forse l’unica professione per la quale non si considera necessaria nessuna preparazione specifica.

Per ogni cosa ci sono due parole, una che ingrandisce e una che rimpicciolisce.

Essere ciò che siamo, diventare ciò che siamo capaci di diventare, questo è il solo fine della vita.

Odio il cinismo più del diavolo; a meno che siano la stessa cosa.

Cosa vale la penitenza se non avete intenzione di riparare i torti ai quali avete concorso? E senza la penitenza la confessione è una beffa!

Non crediamo nel domani. Il futuro per noi è sempre nero.

Tutti, prima o poi, siedono a un banchetto di conseguenze.

Le bugie più crudeli sono spesso dette in silenzio. Un uomo può essere rimasto seduto in una stanza per ore senza aprir bocca, e tuttavia uscire da quella stanza come un amico sleale o un vile calunniatore.

Il matrimonio è simile alla vita in questo: che è un campo di battaglia, e non un letto di rose.

I libri sono abbastanza buoni in sé, ma sono un ben pallido sostituto della vita.

Un uomo è inutile fino a quando non ha osato tutto.

Gli uccelli sono buone scolte; in terreno boscoso segnano la prima linea.

Una fame di cose senza speranza bracca i nostri spiriti per tutta la vita.

Quando i signori si fanno la guerra, i contadini sono costretti a mangiare radici.

Chi mostra di essere troppo diligente, a scuola o nella vita, in chiesa o al mercato, mostra un sintomo di scarsa vitalità.

L’uomo è una creatura che non vive di solo pane, ma principalmente di frasi fatte.

Non c’è dovere che sottovalutiamo tanto quanto quello di essere felici.

Ognuno vive vendendo qualcosa.

Il cane va dove il padrone comanda!

Sulla mia parola d’onore, sulla salvezza eterna della mia anima, e com’è vero che dovrò rispondere di ogni mio atto, non ebbi parte né responsabilità nella morte di tuo padre.

È indubbio, anche se inspiegabile, che non c’è uomo cattivo che possa essere buon marinaio. Solo la gente onesta e coraggiosa può sopportare le rudi carezze del mare.

Chiunque abbia diligenza, carta e tempo sufficienti è in grado di scrivere un racconto breve – un racconto scadente, voglio dire; ma non tutti possono aspirare a scrivere un romanzo, sia pure scadente. È la lunghezza che ammazza.

Vecchi e giovani stiamo tutti facendo la nostra ultima crociera.

La vita è mostruosa, infinita, illogica, improvvisa e straziante; l’opera d’arte, al confronto, è nitida, finita, conchiusa in sé, razionale, corriva e slombata.

Si suol dire che il ritardo genera il pericolo; ma si dice anche che chi più fa più falla; e a me pare che sia proprio questa fretta di fare che danneggia gli uomini.

Tante storie per un tuffo? Fango di strada e sangue di ferita: di che altro può l’uomo desiderare di adornarsi?

Volete sparare alla luna con un fucile di sambuco?

Ebbene, il matrimonio è come la morte, nessuno ci scappa.

Una preghiera senza donazione è come una canzone senza musica.

Il turismo è l’arte della delusione.