Stephen Hawking, le frasi dello scienziato inglese

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Stephen Hawking è stato un celebre scienziato inglese, tra i più importanti fisici teorici al mondo. Lo studioso di Oxford è famoso soprattutto per la sua teoria dei buchi neri e per i suoi studi sulla cosmologia quantistica e sull’origine dell’universo.

Nel 1963 gli venne diagnosticata una grave malattia neurodegenerativa che in pochi anni lo costrinse all’immobilità. Ciò non bastò ad impedirgli di diventare uno dei divulgatori scientifici più celebri e apprezzati al mondo. Insieme all’ex moglie Jane Wilde scrisse la sua biografia, Verso l’infinito, da cui è stato tratto il film La teoria del tutto nel 2014.

In questa pagina troverete le più belle frasi e citazioni del grande Stephen Hawking.

Le persone silenziose sono quelle che hanno le menti più rumorose.

La vita sarebbe tragica se non fosse divertente.

A cosa penso tutto il giorno? Le donne. Sono un mistero.

Le mie aspettative sono state ridotte a zero quando avevo 21 anni. Tutto da allora è stato un bonus.

Non penso che la razza umana sopravviverà i prossimi mille anni, a meno che non viaggi nello spazio.

Considero l’aldilà una favola per le persone che hanno paura del buio.

Non ho idea del mio quoziente. Le persone che si vantano del proprio quoziente intellettivo sono dei perdenti.

Siamo tutti collegati a Internet, come i neuroni in un cervello gigante.

Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza.

Confinare la nostra attenzione alle questioni terrestri significherebbe limitare lo spirito umano.

Le leggi della scienza non distinguono tra passato e futuro.

Dio può esistere, ma la scienza può spiegare l’universo senza la necessità di un creatore.

L’informazione non si perde se resta fumo e cenere. Il difficile è leggerla.

Non ho paura della morte, ma non ho fretta di morire.

Grazie al modello matematico posso dirvi Come è nato l’universo: non chiedetemi il perché.

La più rimarchevole proprietà dell’universo è di aver generato creature in grado di porre domande.

L’intelligenza è la capacità di adattarsi al cambiamento.

Anche se non posso muovermi e devo parlare attraverso un computer, nella mia mente sono libero.

Per milioni di anni il genere umano ha vissuto come gli animali. Poi è accaduto qualcosa che liberato la forza della nostra immaginazione. Abbiamo imparato a parlare.

In un universo infinito, deve esserci altra vita. Non vi è dubbio più grande. E’ tempo di impegnarsi per trovare una risposta.

Una delle regole fondamentali dell’universo è che nulla è perfetto. La perfezione semplicemente non esiste… Senza imperfezione, né tu né io esisteremmo.

Einstein sbagliò quando disse: “Dio non gioca a dadi”. La considerazione dei buchi neri suggerisce infatti non solo che Dio gioca a dadi, ma che a volte ci confonda gettandoli dove non li si può vedere.

La teoria generale della relatività e la meccanica quantistica. Sono le grandi conquiste intellettuali della prima metà di questo secolo.

Gli esseri umani sono una creazione recente ma l’universo ha avuto inizio molto tempo prima, all’incirca 13,7 miliardi di anni fa.

Se gli alieni dovessero venire a farci visita, il risultato sarebbe come quando Colombo sbarcò in America: in quell’occasione non andò bene ai nativi americani.

Siamo solo una specie evoluta di scimmie su un pianeta minore di una stella media. Ma siamo in grado di capire l’universo. Questo ci rende qualcosa di molto speciale.

A parte la sfortuna di contrarre la mia grave malattia dei motoneuroni, sono stato fortunato sotto quasi ogni altro aspetto.

Il mio obiettivo è semplice. È la completa comprensione dell’universo, perché è fatto così com’è e perché in effetti esiste.

Ho notato che anche le persone che affermano che tutto è già scritto e che non possiamo far nulla per cambiare il destino, si guardano intorno prima di attraversare la strada.

Quando mi fu diagnosticata la SLA mi sono stati dati due anni di vita. Ora, 45 anni dopo, sto andando abbastanza bene.

Quando si ha di fronte la possibilità di una morte prematura, ci si rende conto che la vita vale la pena di essere vissuta e che ci sono innumerevoli cose che si vogliono fare.

L’Universo può crearsi dal nulla sulla base delle leggi della fisica. Non è necessario appellarsi a Dio per accendere la miccia e mettere in moto il processo.

Qualsiasi teoria fisica è sempre provvisoria, nel senso che è solo un’ipotesi: una teoria fisica non può cioè mai venire provata.

La filosofia è morta, non avendo tenuto il passo degli sviluppi più recenti della scienza, e in particolare della fisica. Così sono stati gli scienziati a raccogliere la fiaccola nella nostra ricerca della conoscenza.

Probabilmente non c’è alcun paradiso, e nemmeno alcuna vita dopo la morte. Abbiamo solo questa vita per apprezzare il grande disegno dell’Universo e, per questo, io sono profondamente grato.

Considero il cervello come un computer che smetterà di funzionare quando i suoi componenti si guastano. Non c’è paradiso né aldilà per i computer rotti. È una fiaba per persone che hanno paura del buio.

L’idea di una realtà a 10 dimensioni potrebbe sembrare eccitante, ma potrebbe causare seri problemi se uno dimentica dove ha parcheggiato l’auto.

Avevo scommesso con Gordon Kane dell’Università del Michigan che il bosone di Higgs non sarebbe stato trovato. Sembra proprio che io abbia appena perso 100 dollari.

Abbiamo certamente percorso un bel tratto di strada dal tempo di Aristotele e Tolomeo, quando si pensava che la Terra fosse il centro dell’universo!

C’è una fondamentale differenza tra la religione, che è basata sull’autorità, e la scienza, che è basata su osservazione e ragionamento. E la scienza vincerà perché funziona.

Servirsi di Dio come di una risposta alla domanda sull’origine delle leggi equivale semplicemente a sostituire un mistero con un altro.

Uno, ricordatevi sempre di guardare le stelle, non i piedi. Due, non rinunciate al lavoro: il lavoro dà significato e scopo alla vita, che diventa vuota senza di esso. Tre, se siete abbastanza fortunati a trovare l’amore, ricordatevi che è lì e non buttatelo via.

Quando capiremo la teoria delle stringhe, sapremo com’è nato l’universo. Non sarà importante per il nostro modo di vivere, ma sarà importante per capire da dove veniamo e per capire cosa aspettarci di trovare dalle nostre ricerche.

I buchi neri sono uno dei casi piuttosto rari nella storia della scienza in cui una teoria fu sviluppata con una certa minuziosità come modello matematico prima che le osservazioni potessero offrire qualche prova della sua correttezza.