Peppino De Filippo, le frasi dell’attore e commediografo

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Peppino De Filippo è stato un attore, comico e commediografo italiano. Figlio del commediografo Eduardo Scarpetta, insieme ai fratelli Eduardo e Titina fonda la Compagnia Teatro Umoristico: i De Filippo.

Negli anni cinquanta e sessanta, l’attore fu protagonista accanto a Totò di alcune pellicole che riscossero un enorme successo di pubblico: Totò, Peppino e la malafemmina, La banda degli onesti e Totò, Peppino e la dolce vita; solo per citare i titoli più famosi.

Ecco di seguito le più belle frasi di Peppino De Filippo.

La miseria è il vero copione della comicità. È già tragedia, perciò si ride.

I napoletani sono ipocriti, sembrano allegri, invece sono tristi.

Fare piangere è meno difficile che far ridere.

Sono convinto che spesso nelle lacrime di una gioia si celino quelle del dolore.

Quando io morirò, tu portami il caffè, e vedrai che io resuscito come Lazzaro.

Se professionismo significa guadagnarsi da vivere, ero un attore professionista già a dieci anni.

Hai provato anche oggi? Beato te! (Ultime parole rivolte al fratello).

Il denaro, ricordalo bene, non serve a niente e non ha mai dato la felicità a nessuno! A nessuno, soprattutto quando è poco.

Io faccio del teatro, non della letteratura. E dal teatro tengo lontano tutto ciò che può danneggiarlo: i registi, i testi inutilmente intellettuali, gli scandali.

“Natale in casa Cupiello” non aveva nessun bisogno di un terzo atto. Ma Eduardo ama la tragedia e il grand-guignol.

Mio fratello, sì, ha scritto pure delle belle commedie, non dico di no. Due, anche tre… Ma io come attore me lo mangio quando voglio. Metteteci sul palcoscenico, quando vi pare, a recitare quello che volete: io me lo mangio. Lo sanno tutti. Lo sa pure lui: e perciò faceva il direttore in compagnia.